INDICE ED INIZIO ARGOMENTO "UNA PROPOSTA POLITICO-ECONOMICA"

 

 

16.1  STIMOLO DELLO SVILUPPO DEL SUD.

 

Come ho già scritto, per incentivare l'occupazione bisognerebbe portare il costo del lavoro a livelli competitivi con quelli dei paesi in via di sviluppo, in modo che le aziende abbiano la convenienza a tenere in Italia la loro produzione. Per quanto riguarda il Sud, nel determinare l'adeguata retribuzione si dovrebbe tener conto anche del maggior costo di quei fattori che, oltre alla retribuzione stessa, incidono sul costo di produzione finale, e cioè del trasporto per far arrivare i prodotti sui mercati, dell'efficienza e della specializzazione della mano d'opera locale, e del rischio ambientale (mafia, ecc.). Ciò significa che nel Sud le retribuzioni dovrebbero essere meno elevate rispetto al Nord, non perché lì il costo della vita è inferiore (come dicono i sostenitori delle gabbie salariali), ma perché lì sono più costosi alcuni dei fattori che contribuiscono a formare il costo di produzione. E' controproducente stabilire livelli retributivi che le aziende non hanno convenienza a pagare perché, in questo caso, è logico che esse non porterebbero le loro produzioni nel Sud.

Così si avrebbero delle retribuzioni non molto elevate ma penso che per qualsiasi lavoratore sia meglio avere un'occupazione anche se poco remunerata, piuttosto che non lavorare per niente.

 

Per quanto riguarda le particolari tipologie di iniziative imprenditoriali da stimolare nel Sud, penso che il turismo e l'agricoltura siano quelle più adeguate al territorio.

 

A mio parere, la diminuzione della disoccupazione nel Sud è importante anche per contrastare la crescita della malavita organizzata, perché penso che la gioventù si arruoli nelle file di cosa nostra e della camorra anche perché non riesce a trovare un lavoro onesto e regolare.