INDICE ED INIZIO ARGOMENTO "UNA PROPOSTA POLITICO-ECONOMICA"

 

 

9. ISTRUZIONE.

 

Bisognerebbe puntare su un maggior approfondimento delle materie più orientate verso il mondo produttivo, fin dalle scuole superiori. Gli studenti più predisposti verso le materie tecnico-scientifiche dovrebbero usare la maggior parte del loro tempo per studiarle a fondo; così riuscirebbero ad ottenere approfondimenti e specializzazioni molto elevati che, in seguito, potrebbero mettere a disposizione del mondo produttivo anche per la R&S.

Per chi è meno portato allo studio si potrebbe prevedere un 50% di teoria ed altrettanto di pratica presso un artigiano o una fabbrica.

Per soddisfare eventuali carenze di mano d'opera in particolari specializzazioni, si dovrebbero organizzare adeguati corsi per i lavoratori disoccupati.

 

 

Per poter migliorare la situazione economica è necessario anche adeguare la preparazione degli italiani, orientandola verso quelle materie che costituiscono la base per le specializzazioni per le quali si prevede una maggior necessità da parte del mondo produttivo.

Infatti in Italia c'è un alto tasso di disoccupazione, ma anche una carenza di mano d'opera in determinate specializzazioni. Pertanto, fin dalle scuole superiori, bisognerebbe fare in modo che gli studenti approfondissero di più le materie maggiormente necessarie al mondo produttivo, e cioè quelle tecnico-scientifiche.

Per esempio, se uno studente fosse predisposto verso la matematica e la fisica, già nelle scuole superiori dovrebbe poter dedicare più tempo a studiare tali materie per approfondirle al massimo, così potrebbe iniziare gli studi universitari, magari nella facoltà di ingegneria, partendo da una base di conoscenze più elevata. Inoltre egli acquisirebbe tali conoscenze in un'età nella quale il cervello è in grado di apprendere meglio e di ricordare di più e, quindi, all'università raggiungerebbe approfondimenti e specializzazioni molto elevati che potrebbe, in seguito, mettere a disposizione del mondo produttivo.

Invece nella situazione attuale lo stesso studente, che probabilmente è meno predisposto per le materie letterarie, è costretto ad usare la maggior parte del suo tempo per dette materie a causa della difficoltà che ha ad apprenderle e, quindi, ha meno tempo per studiare la matematica e la fisica.

 

Una soluzione per ottenere una maggiore specializzazione nelle scuole superiori, potrebbe essere quella di prevedere vari corsi, di un determinato numero di ore, per le diverse materie. Per esempio si potrebbero predisporre 12 corsi per la matematica e per l'italiano, 5 per la storia, 3 per la geografia, ecc. e poi si potrebbero organizzare dei piani di studio orientati verso le varie specializzazioni.

Chi seguisse il piano orientato verso l'ingegneria dovrebbe superare tutti i 12 corsi di matematica ma, per esempio, solo 4 di italiano. Viceversa, chi fosse più orientato verso le materie letterarie ne dovrebbe superare 12 di italiano e 4 di matematica. Per chi, invece, volesse ottenere solo la base minima per avere il diploma, si potrebbero prevedere, per esempio, 6 corsi di italiano ed altrettanti di matematica. Per gli studenti più meritevoli, specialmente se avessero scelto piani di studio orientati verso il mondo produttivo, dovrebbero essere previste borse di studio nell'ordine di una decina di migliaia di euro all'anno. Così gli studenti si applicherebbero di più nello studio ed acquisirebbero una maggiore resistenza nello sforzo mentale, che in seguito potrebbero utilizzare anche nel mondo del lavoro.

 

Per i ragazzi meno portati allo studio si potrebbero organizzare adeguati corsi professionali che prevedessero un 50% di studio teorico ed altrettanto di pratica, magari presso qualche artigiano o qualche fabbrica dove, a fronte di una loro prestazione, imparerebbero un mestiere. Questa soluzione potrebbe essere adottata per mestieri quali l'idraulico, l'elettricista, il meccanico, il carrozziere, ecc..

Ora, invece, le scuole professionali producono potenziali lavoratori con una buona teoria ma con poca pratica per cui, in seguito, avranno qualche difficoltà ad inserirsi nel mondo produttivo. Chi, invece, viene inserito nel lavoro subito dopo le scuole dell'obbligo, ha molta pratica ma poca teoria e, quindi, potrà avere dei problemi nella sua carriera lavorativa, data la sempre maggiore tecnologia presente nelle attività produttive.

 

Bisognerebbe anche prevedere dei corsi speciali per poter convertire i disoccupati involontari nelle specializzazioni in cui ci sia una maggior richiesta, ed anche adeguati corsi serali per consentirne la frequenza ai lavoratori che volessero migliorare la propria posizione.

Una particolare attenzione andrebbe posta nell'informatica.

Per esempio si potrebbero mettere a disposizione di tutti gratuitamente, via internet, dei corsi autodidattici specialistici (sviluppo e gestione web, programmazione nei diversi linguaggi e sistemi operativi, sviluppo e gestione reti locali e geografiche, gestione dei personal computer, ecc.) e dei pacchetti di sviluppo software (iowa, visual basic, C, cobol, ecc.). Così, soprattutto i più giovani magari ancora studenti, che fossero portati verso l'informatica, avrebbero tutti gli strumenti necessari ad acquisire gli skill necessari per il mondo informatico, senza dover ricorrere a chat o forum, forse un po' troppo hobbistici.

 

I pensionati più volenterosi potrebbero arrotondare la loro pensione offrendo le loro conoscenze ed esperienze ai giovani studenti tramite opportune sessioni di istruzione. Per esempio, gli ex dipendenti di aziende informatiche, potrebbero insegnare agli studenti di informatica e gli ex dipendenti bancari potrebbero offrire la loro esperienza agli studenti di scuole ad indirizzo commerciale.

In pratica bisognerebbe creare le condizioni affinché i cittadini possano migliorare le proprie conoscenze, per poter così migliorare anche la propria posizione economica ed essere più utili alla società.

 

In questo modo si potrebbero ottenere lavoratori specializzati e preparati in grado di approfondire le proprie conoscenze, di apportare nuove idee nel mondo produttivo e di contribuire, quindi, al miglioramento della tecnologia e della qualità della nostra produzione.

Così noi italiani riusciremmo a formare una buona squadra con un forte spirito nazionale, grazie alla giustizia ed alla solidarietà e con una buona preparazione, grazie ad una efficace istruzione.