Indice ed inizio argomento "ricordo di Luca Tonello"

 

UDIENZA DI CONVALIDA DEL GIP PER ROSSANA BERTELLI, DEL 3.11.00

 

TRIBUNALE  DI  TREVISO

UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI

 

VERBALE DI UDIENZA DI CONVALIDA
- art. 391 c.p.p. -

L'anno 2000 il mese di novembre..... il giorno 3 ..... alle ore 10.45
in Tribunale di Treviso, Aula  IV piano terra
innanzi al Giudice per le indagini preliminari Dr. Silvio Maras
assistito per la redazione del presente verbale dal CANCELLIERE (C-1) Anna Maria dr. AVILA
......
......
In Camera di Consiglio sono presenti:
1. Il Pubblico Ministero Dr.ssa Luisa Napolitano
2. l'arrestata BERTELLI  Rossana
3. l'Avv./Dott. Proc. difensore di fiducia  Gianluigi Gallina

Si da atto che il Pubblico Ministero espone e chiede
La Bertelli Rossana nomina difensore di fiducia anche la dott.ssa Monica Gallina, presente, in aggiunta all'avvocato Gianluigi Gallina.

 

Il Giudice invita l'arrestato/fermato a dichiarare le generalità e quant'altro valga ad identificarlo, con la ammonizione delle conseguenze alle quali si espone chi rifiuta di darle o le dà false, risponde:
1. generalità: BERTELLI Rossana, nata a Treviso il 22.1.1973
2. pseudonimo/sopranome: no
3. nazionalità: italiana
4. residenza anagrafica: Treviso - Via Bertolini n. 30
Dimora: presso la residenza anagrafica
Luogo in cui esercita attività lavorativa: a Treviso nella gelateria Talamini in Piazza dei Signori.
Condizioni di vita individuale/familiare/sociale: vivo con i miei genitori
Titolo di studio: medie inferiori
Professione/occupazione: cameriera in una gelateria
Beni patrimoniali: no
Sottoposto ad altri procedimenti penali: no, anzi si
Ha riportato condanne nello Stato/Estero: no
Esercita o ha esercitato uffici o servizi pubblici o di pubblica necessità: no
Ricopre o ha ricoperto cariche pubbliche: no
Eleggo domicilio presso la mia residenza.


Nda.
Il modulo riporta una scritta di quattro righe, che non posso riportare in quanto non è stato ben fotocopiato. Pertanto, pur cercando di immaginare quanto non riportato bene, ci potrebbe essere qualche imprecisione anche nel testo sotto riportato.

Seguono dichiarazioni della Bertelli.

Intendo rispondere alle domande.

ADR ( A Domanda Risponde). Confermo integralmente quanto da me già spontaneamente dichiarato ai verbalizzanti.
Preciso poi in particolare che il numero di codice della carta di credito del Tonello era, per quanto ricordo io, 22676, mentre gli altri numeri che risultano segnati nel foglietto sequestrato dalla Squadra Mobile non riguardano il suddetto codice segreto. Detti numeri riguardano un'altra tessera bancomat che non c'entra niente e che è di mio padre. Faccio presente che il Bertazzoni non sapeva dell'omicidio e quando siamo tornati alla macchina non si è nemmeno accorto che il Mandalà aveva una mano ferita. Successivamente sapeva anche che ero in possesso di una Carta di Credito non mia, ma non gli abbiamo detto nulla dell'omicidio. Preciso che una volta rientrati in macchina io ed il Mandalà abbiamo anche scambiato qualche parola sul fatto, ma tra il rumore del motore e quello della musica il Bertazzoni non si è accorto di nulla. In ogni caso avevo detto al Bertazzoni che la Carta di Credito l'avevo presa al Tonello, che lo stesso Bertazzoni aveva visto arrivare al luogo dell'appuntamento.

ADR. Da circa una settimana io ed il Mandalà avevamo pensato di rapinare ed anche di uccidere il Tonello. Lo volevamo rapinare in quanto sapevamo che stava bene economicamente e, per evitare di essere denunciati eravamo anche disposti ad ucciderlo.

ADR. Preciso che col Mandalà avevamo semplicemente concordato che io mi sarei recata ad un appuntamento col Tonello e lui ci avrebbe raggiunto, mentre alla scelta del mezzo per la rapina ha provveduto autonomamente il Mandalà.

ADR. Gli ultimi accordi col Mandalà sull'ora e sul luogo della rapina li ho presi la sera prima.

ADR. Era la prima volta che andavo con il Tonello in quel posto, mentre col Mandalà c'ero già stata altre volte. Secondo i nostri accordi il Mandalà sarebbe dovuto arrivare prima di noi, invece io ed il Tonello siamo arrivati prima. A lui ho detto che dovevo incontrare una persona e quindi abbiamo parcheggiato e chiuso a chiave l'autovettura e ci siamo quindi avviati verso una casa che si trova nei pressi.

ADR. Eravamo in condizioni di semioscurità. Dopo qualche minuto che c'eravamo avviati, ed eravamo quasi a metà strada tra la casa di cui sopra ed il luogo in cui avevamo lasciato l'autovettura, abbiamo sentito arrivare un'altra macchina, ed io ho subito capito che si trattava del Mandalà anche se, secondo i nostri accordi, egli sarebbe dovuto arrivare a piedi. Io non sapevo che con lui ci fosse anche il Bertazzoni. A quel punto ho detto al Tonello che sarei andata a vedere chi era e sono pertanto effettivamente tornata verso la macchina mi sono praticamente incontrata col Mandalà quando quest'ultimo, dopo aver parcheggiato la macchina vicino a quella del Tonello, ne stava scendendo. Solo in quel momento mi sono accorta che c'era anche il Bertazzoni.
Io ed il Mandalà a quel punto ci siamo incamminati verso il Tonello al quale ho fatto credere di avere incontrato per caso il Mandalà. Ci siamo quindi avviati tutti e tre verso la casa finché ad un certo punto il Mandalà ha colpito alla testa il Tonello con un martello che teneva nascosto sotto il maglione. Il Tonello, dopo essere inizialmente caduto a terra per il colpo, si è rialzato ed ha incominciato a difendersi colluttando e gridando. A quel punto io mi sono spaventata e sono tornata verso la macchina. Sono salita sull'autovettura del Mandalà dove c'era anche il Bertazzoni in attesa al quale non ho detto nulla. Preciso che il Bertazzoni era seduto sul sedile anteriore lato passeggero ed io sono salita al posto di guida.

ADR. Dopo pochi minuti io, che ero molto agitata, sono scesa dalla macchina ed in quel momento ho visto che il Mandalà stava tornando. Gli sono andata incontro e gli ho chiesto se avesse preso il portafoglio. Alla sua risposta negativa siamo tornati verso il corpo del Tonello che era già morto. A quel punto il Mandalà aveva già trascinato da solo il corpo del Tonello verso il fiume per cui io che non avevo il coraggio di vederlo, sono rimasta sulla strada ad attendere che il Mandalà recuperasse il portafoglio.

ADR. Preciso che il Mandalà mi ha dato subito il portafoglio del Tonello.

A questo punto si da atto che è stata data lettura delle dichiarazioni rese in questura dall'indagata la quale ribadisce che le cose sono andate come appena riferito e che in questura i verbalizzanti hanno scritto quello che volevano.

ADR. Comunque, a parte le contraddizioni tra le versioni dei fatti da me rese agli agenti e quella da me resa in questa sede, quanto emerge dalle spontanee dichiarazioni da me rese in Questura corrisponde a verità.
Preciso che quando il Mandalà ha iniziato a colpire il Tonello mi sono spaventata e gli ho detto di fermarsi.

Il difensore espone: Si oppone alla convalida perché non esiste né la fragranza né la quasi fragranza e chiede gli arresti domiciliari.

IL GIUDICE

..l'art. 391 c.p.p.: si riserva di decidere all'esito dell'interrogatorio degli altri indagati.

 

Il difensore dichiara di accettare la comunicazione dell'ordinanza a mezzo telefono (?) numero 999999 pref. 0422
Verbale chiuso alle ore 11.59


Seguono varie firme.

IL GIUDICE     
firma