Indice ed inizio argomento "ricordo di Luca Tonello"

 

LETTERE VARIE DELLA SORELLA DI LUCA


Quelle qui di seguito sono alcune delle lettere che ho scritto a mio fratello Luca (dopo la sua morte) in particolari occasioni (ad esempio Natale e compleanni). Sarebbero cose personali fra lui e me e se ho deciso di pubblicarle, nonostante la mia riservatezza, è solo per far capire, almeno in parte, tutto l’affetto che ci legava, quanto Luca fosse importante per me e cosa mi hanno tolto portandomelo via per sempre.

                                                                                                               

                                                                                                    Eleonora Tonello


Lettera letta da me in chiesa il giorno del funerale di Luca (7 novembre 2000)

 Tesoro,

           ti ho sempre voluto tanto bene e continuerò a volertene per sempre. Spero che tu lo avessi capito.

La nostra piccola famigliola, tu, io e la mamma, ha sempre affrontato tutto: eravamo noi tre a sorreggerci a vicenda. Adesso, fisicamente, siamo rimaste solo noi due, ma so che tu ci sei comunque accanto e ci aiuterai ad affrontare tutto questo.

Voglio ricordarti (e condividere il mio ricordo con gli altri) com’eri: generoso con tutti, come quando sei andato a Cuba per una vacanza e sei tornato indietro con la valigia mezza vuota: avevi donato i tuoi jeans, magliette e cappellini alle persone locali perché dicevi:”Io posso ricomprarmeli, loro non hanno niente”.

Eri ben educato, onesto, gentile e scherzoso, una persona semplice e assolutamente trasparente come i tuoi splendenti e meravigliosi occhi azzurri.

Anche la timidezza faceva parte del tuo carattere e io ho sempre cercato di farti parlare di più, di farmi fare confidenze da te perché capivo che, in certi momenti, avevi bisogno di parlare e sfogarti. A volte ci sono riuscita, tant’è vero che ci è spesso successo di stare svegli fino a tardi a parlare. Altre volte la tua riservatezza ti ha impedito di venire da me. Però io vivevo con te, ti conoscevo da tutta una vita e capivo i tuoi stati d’animo solo a guardarti in viso. E poi i tuoi occhi erano due specchi e da essi traspariva tutto. Forse avrei dovuto starti più vicino anche quando mi respingevi.

Il tuo più grande desiderio era quello di trovare una brava ragazza da amare e da cui essere riamato e magari formare una famiglia con dei figli. Anche per questo lavoravi con grande passione e dedizione mettendocela sempre tutta e facendo sempre del tuo meglio per costruirti una vita e un futuro migliori. Posso solo dire che te li saresti meritati più di qualsiasi altra persona io conosca.

L’unica cosa che mi dà un po’ di coraggio e consolazione è sapere che tu adesso sei in cielo e forse hai trovato quella gioia, pace e serenità che non hai avuto qui. Sei stato un angelo di bontà qui in terra e sarai un angelo ancora più luminoso lassù.

Ti prego, veglia sulla mamma, su me e su tutte le persone che ti hanno amato quando eri con noi.

Tutto questo nell’attesa di rivederti e riabbracciarti di nuovo in Paradiso.

Sarai per sempre nel mio cuore, mio dolce Luca.

Tua sorella Eleonora (per TE “Topino”).

 


  NATALE 2000

  

Caro Luca,

               da quando ti hanno violentemente strappato a me, nella mia anima c’è una moltitudine di sentimenti che io stessa faccio fatica a focalizzare.

Innanzitutto ci sono il dolore, la tristezza, la disperazione, la malinconia e la nostalgia che provo nei tuoi confronti.

In secondo luogo c’è quello che provo nei confronti di coloro che ti hanno portato via per sempre, senza un motivo. E non sono certo buoni sentimenti. Hanno spento la tua vita senza averne alcun diritto, ti hanno precluso ogni possibilità di essere felice a questo mondo, di fare carriera nel lavoro (e tu ne avevi la stoffa), di sposarti, di avere dei bambini. Mai nessun bimbo mi chiamerà zia e i miei eventuali figli non conosceranno mai il loro zio Luca.

Poi provo un amore e un affetto indicibili per la tua persona, sentimenti che ho sempre provato ma che non ti ho mai espresso a parole.

Nei momenti un po’ migliori provo quasi una certa serenità nel pensarti finalmente felice e tranquillo. Scommetto che ora non hai più l’ansia e che non ti rosicchi più le unghie.

Ma poi mi riprende un tuffo al cuore e ti assicuro che da quando non ci sei i miei occhi sono costantemente pieni di lacrime e il mio cuore sembra scoppiare da un momento all’altro dall’enorme dolore.

Perché Luca? Perché?

Certo, tutti dobbiamo morire e per tutti, prima o poi, arriva quel giorno. Ma perché il tuo è arrivato così presto e, soprattutto, è successo in un modo tanto violento e assurdo?

Forse eri troppo buono per questo mondo e il Signore ti ha voluto con Sé per fare di te un Angelo Custode ( spero il mio angelo…).

Sai Luca, ora ho un po’ meno paura della morte perché ho la speranza che, quando arriverà anche il mio momento, tu sarai lì ad accogliermi; mi prenderai per mano e staremo di nuovo assieme, stavolta per sempre.

E’ questo uno dei motivi che mi aiuta  a farmi coraggio  e ad andare avanti, altrimenti la mattina non avrei neanche la forza di alzarmi per andare a lavorare.

La mia sofferenza comincia dal mattino quando vedo il tuo letto e la tua stanza vuoti, mi accompagna per tutto il giorno e si accentua ancora di più alla sera quando è ora di cena e tu non sei più seduto sul tuo posto a capotavola.

Allora cerco di pensare ai bei ricordi che ho di te e mi rendo conto di averne parecchi. Ricordo la nostra infanzia e tutti i giochi che abbiamo inventato assieme alla Chicca quando eravamo dalla nonna e a quanto la facevamo disperare e correre.

Crescendo le nostre occupazioni sono ovviamente cambiate ma siamo sempre rimasti uniti. Uscivamo assieme e ci presentavamo a vicenda i nostri rispettivi amici, andavamo in discoteca a ballare (l’ultima volta è stato il 6 ottobre 2000: quanto abbiamo ballato sopra il tavolo?) e chiamavi sempre me quando dovevi comprarti da vestire perché dicevi che ti consigliavo bene. Quante volte mi hai parlato delle ragazze che ti piacevano e io dei ragazzi che piacevano a me? Se avevo bisogno di andare da qualche parte eri sempre disponibile ad accompagnarmi e, quando andavamo a scuola, mi correggevi gli esercizi di ragioneria e io ricambiavo il favore aiutandoti con i temi di italiano e con il francese.

E ricordi, orsetto, quando ti chiamavo per togliere i ragni (senza ucciderli) dalla mia stanza?

Qualche volta litigavamo ma erano sempre litigi brevi che si concludevano con un semplice sguardo e un sorriso, senza grandi discorsi. Non ne avevamo bisogno.

Ho bellissimi e affettuosissimi ricordi ma non trovo giusto che io debba avere solo quelli. Io vorrei fare ancora tante cose con te e invece non potremo mai più fare niente assieme. E’ strano arrivare a ventisei anni con un fratello maggiore e all’improvviso trovarsi a essere sola. Non riesco ad accettarlo, Luca.

Forse più avanti, magari fra qualche anno, riuscirò a darmi un po’ di pace e forse il futuro mi riserva qualcosa di bello, ancora. Ma anche se avrò altri momenti felici non lo saranno mai completamente perché non li potrò condividere con te, fratello mio.

Il giorno in cui ti hanno ucciso hanno portato via anche una parte di me del mio cuore e della mia anima e non potrò mai più essere la Eleonora di prima. Non mi rassegnerò mai, Luca, per quello che ti hanno fatto.

Ti prometto che il tuo ricordo rimarrà per sempre intatto nella mia memoria e sempre ti ricorderò quale bella e dolcissima persona.

Mi mancherai per sempre.

Con amore dalla tua sorellina,

                                                                                                                           Eleonora

 P.S.  Ovunque sei, e so che da qualche parte ci sei e mi vedi, ti auguro buon Natale, Luca. TI VOGLIO BENE, VOGLIMENE ANCHE TU.

 


 COMPLEANNO LUCA (28 aprile 2001)

 

 Dolce orsetto,

                   da quando sono nata abbiamo sempre festeggiato assieme il giorno del tuo compleanno ma da quest’anno e in tutti gli anni a venire non sarà più così. Non potrò più abbracciarti e darti un bacio per farti gli auguri né osservare il tuo viso sorridente mentre scarti il mio regalo. Cerco di essere forte (come sicuramente vorresti tu) e di continuare la mia vita ma tu mi manchi terribilmente e non faccio che pensare a te ogni minuto. La verità è che tu sei il mio fratello maggiore e io ho ancora tanto bisogno di te, del tuo sostegno, dei tuoi consigli  e della tua allegria. Come faccio a vivere senza di te? Mi sento sola e sperduta perché il nostro rapporto era davvero speciale e non composto da parole inutili ma da sentimenti profondi e sinceri.

Non c’è niente da fare: non mi rassegnerò mai per quello che ti hanno fatto né smetterò mai di soffrire per la tua mancanza.

Auguri per il tuo trentesimo compleanno, caro Luca e cerca di starmi vicino, se puoi. Ti voglio tanto bene e giuro che ti terrò per tutta la vita dentro il mio cuore.

Con amore,

                                                                                                                             Eleonora 


 NATALE 2001

 

 Caro Luca,

               è già il secondo Natale che passo senza di te ed è quasi un anno e due mesi che non ti vedo.

Dicono che il tempo lenisce ogni ferita ma il mio dolore è ancora talmente grande e profondo che mi chiedo se questa non sia semplicemente una pietosa bugia.

Le uniche cose che si sono lenite da quando non ci sei sono la fiducia nel prossimo, la serenità e l’ottimismo che mi caratterizzavano.

Mi manchi ancora terribilmente e so che sarà così per sempre; a volte mi sembra una vita intera che non ti vedo ma, allo stesso tempo, non potrai ricordare meglio la tua voce e ogni tua espressione e movenza neanche se ti avessi parlato oggi stesso.

Non riesco ancora a tradurre chiaramente in parole quello che ho dentro ma credo che tu lo sappia e che mi sia sempre vicino per aiutarmi e proteggermi.

Se non fossi convinta di questo, caro Luca, come potrei andare avanti?

Ho tanto bisogno  di te, dolce orsetto e della tua presenza che bastava da sola, anche senza parole, a darmi quella sicurezza e quella tranquillità cosi importanti per vivere e alle quali sono stata costretta, con la forza, a rinunciare.

Auguri di cuore, fratello mio, perché anche se siamo fisicamente lontani, il Natale lo passerò con te nel cuore.

Con amore, sempre.

                                                                                               Tua sorella

                                                                                                Eleonora 


Pasqua 31 marzo 2002

 

Caro Luca,

la Pasqua si festeggia per ricordare un importantissimo avvenimento che ha cambiato il mondo: la resurrezione dalla morte.

Con la grande speranza che il tuo ricordo e il tuo calore risorgano in me in ogni giorno della mia vita e che un giorno le nostre anime si riabbracceranno, ti auguro di passare bene questo Santo giorno. Ovunque tu sia.

Con amore.

                                                                                               Lola  


Treviso, 22 ottobre 2002

 

Caro Luca,

        ricordo con infinito affetto il tuo viso dolce e i tuoi splendenti occhi azzurri che sono per me una guida di luce anche nei giorni più neri.
Ho sempre in mente, altresì, il tuo modo di fare e di muoverti e il sorriso spontaneo che era sempre impresso sulle tue labbra anche quando, dentro di te eri triste e preoccupato.
Non c'è momento nelle mie giornate o impegno che mi occupi che possa impedirmi di pensare alla bellissima persona che eri.
Soprattutto ho impresso dentro di me l'esempio indelebile di una persona buona, altruista e generosa dalla sensibilità profonda e dalla spiccata intelligenza e buona volontà.
Di quando eravamo piccoli ricordo con gioia, in particolare, i bei giorni in cui eravamo dalla nonna e, assieme alla Chicca, inventavamo giochi sempre diversi che ci tenevano occupati per interi pomeriggi estivi.
Della nostra età più matura ricordo con nostalgia tutte le volte in cui, seduti in cucina, abbiamo fatto le ore piccole parlando dei nostri rispettivi problemi e cercando di consigliarci a vicenda.
Davvero non dimenticherò mai tutti i consigli che hai sempre saputo generosamente e disinteressatamente elargirmi e tutto l'aiuto che mi hai sempre dato e per il quale non smetterò mai di ringraziarti.
Ricordo la tua allegria e senso dell'umorismo che sapevano infondere serenità a chi ti stava accanto e anche la tua simpatia e le tue battute spiritose che tante volte mi hanno fatto ridere.
Soprattutto ho nel cuore la consapevolezza che tu per me ci sei sempre stato e che qualunque cosa fosse successa avrei sempre potuto fidarmi di te e contare sulla tua presenza e il tuo aiuto. Noi due siamo sempre stati tanto uniti ed è per questo che ora mi manca assolutamente tutto di te. Il nostro tempo per stare assieme è stato troppo breve e per questo mi rammaricherò finché avrò vita. Ma assieme al dolore e alla disperazione che mi accompagneranno per sempre, ci sarà anche lo splendido e dolcissimo ricordo che hai lasciato nel mio cuore e anche l'esempio di un ragazzo meraviglioso e specialissimo che sono orgogliosa di avere avuto come fratello e che, in fondo, chiedeva solo di essere amato.
Ti vorrò bene per tutta la vita.
Tua sorella Lola.