Indice ed inizio argomento "ricordo di Luca Tonello"

Articolo della Tribuna di Treviso del 30.5.09 e risposta della sorella di Luca
 

Il 20.5.09, trascorsi 8 anni e mezzo dal brutale assassino di Luca, la Tribuna di Treviso ha pubblicato un articolo dal quale risulta che ad Alessandro Mandalà è stata concessa la semilibertà. 
Ecco alcuni brani dell'articolo:

Libero di muoversi durante il giorno, rientrerà in cella la sera. Alessandro Mandalà, dopo otto anni trascorsi in carcere, torna alla vita normale. Il 20 maggio ha potuto riassaporare il piacere di trascorrere una giornatà in libertà. Circa un anno fa, Mandalà, che ora ha 35 anni, aveva ottenuto il beneficio di lavorare all'esterno del carcere in un programma che mirava al suo reinserimento.
...
Oltre al lavoro, il trevigiano condannato per omicidio, potrà anche trascorrere la giornata in compagnia di famigliari e amici, partecipare a eventi culturali, studiare. Riprendere insomma i suoi legami che lo condurranno alla libertà definitiva. Potrà perfino chiedere una o più "licenze", ossia la possibilità di allontanarsi fino a 45 giorni all'anno. Alessandro Mandalà, secondo il giudice del carcere di Parma dove sta scontando la pena, non solo ha mostrato la propria volontà al reinserimento nella vita sociale, ma ha anche compiuto progressi nella consapevolezza di quanto accaduto. Fondamentale il comportamento tenuto sia dentro che fuori dal carcere.

Ed ecco la risposta della sorella di Luca all'articolo, che ho inviato via e-mail alla redazione della Tribuna ma che, però, non risulta pubblicato.


Da quello che avete scritto sul vostro articolo del 30.5.09, riguardante Mandalà Alessandro, sembra quasi che sia un santo ....
Bravo, studioso, pronto al reinserimento ....
Vi ricordo che ha commesso un OMICIDIO e per di più, cosa che nessuno ha mai il coraggio di dire, PREMEDITATO, assieme alla Bertelli.
Sono passati 8 anni e lui è già praticamente fuori. E' uno scandalo. Dovevano metterli dentro e buttare via la chiave ...
Lui si "redime", ma mio fratello non tornerà mai più.
Signori giornalisti pensate per un attimo di essere al posto di una mamma e una sorella e di aver perso una persona da voi amata.
Non vorreste giustizia?
Beh, Luca non l'ha avuta e per di più descrivete i suoi assassini quasi fossero brave persone.
Non sta nè in cielo nè in terra.
Mia mamma e io siamo offese e amareggiate e credo abbiamo i nostri buoni motivi.
Vorrei solo che quando scrivete pensiate un po' di più alle vittime e non agli assassini.
 
Eleonora Tonello

Domanda.
Perché tanta "attenzione" nei confronti dell'assassino e, invece, tanto disinteresse per la sua vittima?