INDICE ED INIZIO ARGOMENTO "STORIA DELL'ETERE"

 

L'ETERE DI MAXWELL

 

Il dibattito sull'etere si intensificò e cambiò in parte i suoi termini in seguito ai lavori di Maxwell (1864) che portarono a riconoscere la natura elettromagnetica della luce.
Per James Clerk Maxwell l'etere luminifero, considerato una necessità nell'ambito dell'ottica ondulatoria, divenne anche il mezzo attraverso cui potevano propagarsi le perturbazioni elettromagnetiche
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Grazie a questo mezzo elastico, per l'interazione elettromagnetica non si poneva il problema che pesava sull'interazione gravitazionale fin dalla sua prima formulazione: l'azione a distanza. Per Maxwell, l'etere assumeva quel ruolo di mediatore dell'interazione che oggi è attribuito al campo elettromagnetico, considerato un ente fisico che non ha bisogno di alcun supporto materiale per propagarsi.
Con la teoria di Maxwell l'etere acquistò anche un altro significato: il significato di sistema di riferimento assoluto. Infatti, le equazioni di Maxwell contenevano l'informazione che la velocità di propagazione delle onde elettromagnetiche, e dunque anche della luce, avesse un valore ben definito e pari a c=300.000 km/s. Ma c rispetto a che cosa?